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Se lamore che avevi non sa pi il tuo nome

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Una mela riflette la luce,

gli occhi la portano dentro-

se è rossa, se sta cadendo,

come arrivare da un posto a quell’altro?

Tano e Maria.

Da dove viene la mela

c'è la notte che preme

e un sibilo bianco

vede solo il calore

della coppia, di sedie,

la fronte riunita,

e una piccola porta, 

dietro tutte le cose:

quattro ruote le zampe,

e uno stesso cavallo.

Un giaciglio, le labbra

al  calare del sole. Maria

fa sì con la testa

negli occhi di Tano,

immobili i nomi,

confusi bambini.

 

Nel parco degli ippocampi

ho trovato gli sposi,

seguendo la voce,

nell’eterno presente

del loro saluto,

" mi ami !"

e a capo chino

gli dato la mela.

 Guglielmo Peralta - 08/12/2013 18:09:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

’Storia’ struggente di una coppia, la cui malattia (l’alzheimer) sembra cancellare tutto, perfino il nome. E tuttavia, l’amore sembra essere più forte della malattia stessa, se continuano a ripetersi: "Mi ami"! Una poesia bellissima, degna dell’altrettanto bella canzone di Fossati.

 Loredana Savelli - 07/12/2013 15:59:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Che bella!! L’universo della malattia compreso nell’universo dell’amore, sicché non c’è nessuna differenza, tutto è naturale, umano. E si scivola nell’"eterno presente" serenamente. Da brividi.

 Lorenzo Mullon - 07/12/2013 15:44:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Un’estrema spogliazione, lancinante, eppure non mi rende triste, sembra di ritornare vagiti, dentro un sibilo che vede solo il calore.

  Cristina Bizzarri - 07/12/2013 12:14:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Cara Amina, il titolo meraviglioso apre a un testo dove tutto trema e si confonde: le parole d’amore di due nomi ormai intrecciati nella dimenticanza -forse - del mondo,
la pena che si prova e che -forse - non si dovrebbe provare per chi ormai ha oltrepassato uno stato della mente per entrare in uno dove - forse - è tutto immenso. For-se. Toccante e, come sempre, luminosa di immagini-emozione.
Ciao.

 Franco - 07/12/2013 00:51:00 [ leggi altri commenti di Franco » ]

Sveglia ricordi dolorosi.. Di posti dove dormi e sogni di non esser lì.. Perchè lì non hai nome

 quattrostraccisullapelle - 06/12/2013 22:56:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Quali aggettivi dovremmo trovare per questa poesia, senza che il limite della quantità insufficiente ne mortifichi la grandezza?
Non mi vergogno a confessare la mia commozione di fronte a questo "Ritratto d’Amore". Questa è l’ora in cui appare "necessario" un poeta, cui si schiude il cuore in segno di gratitudine per aver "guardato" con purezza di sguardo, aver scritto con mano inginocchiata e per aver condiviso la propria ricchezza di anima.

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